Piera Aiello al Liceo “Ruggieri” di Marsala: una lezione di coraggio e di autodeterminazione
Una testimonianza di coraggio e autodeterminazione. Un racconto in prima persona, che attraversa la Sicilia tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 senza perdere forza ed efficacia. Nel presentare il libro "Maledetta mafia", scritto assieme al giornalista Umberto Lucentini, la testimone di giustizia Piera Aiello ha ripercorso davanti agli studenti del Liceo Scientifico "Pietro Ruggieri" di Marsala i momenti cruciali della sua vita, dal travagliato matrimonio in giovane età con Nicola Atria all'incontro con Paolo Borsellino, fino alla scelta di continuare il proprio impegno al fianco dello Stato anche dopo la Strage di via D'Amelio, pur consapevole di dover rinunciare a vivere nella propria terra, oltre che ai propri affetti e persino al proprio nome.
Nel corso dell'incontro, tenutosi presso l'aula magna dell'istituto, Piera Aiello si è soffermata, in particolare, sul percorso che l'ha portata alla decisione di rivelare ai magistrati tutto ciò che sapeva sulla mafia di Partanna dopo l'omicidio del marito e del suo rapporto con la giovanissima cognata Rita Atria, che come lei decise di collaborare con la giustizia. Gli studenti hanno partecipato con vivo interesse all'incontro, rivolgendo a Piera Aiello numerose domande sulla sua vita e le sue scelte.
Nel collage foto Piera Aiello - Testimone di giustizia
La presentazione del libro "Maledetta mafia" si inserisce all'interno delle attività promosse dal Liceo "Ruggieri" di Marsala nell'ambito delle tematiche che rientrano nel curriculo di educazione civica, aggiornato alle nuove linee guida ministeriali.