Dignità e giustizia – Proposte e riflessioni su testimoni e collaboratori di giustizia e vittime dell'ingiusta detenzione
- a cura di Sergio GAGLIANESE Presidente Associazione Culturale LA TAZZINA DELLA LEGALITA'
Desidero esprimere un sentito ringraziamento all' On. Alessia Ambrosi per averci offerto, ancora una volta, l'opportunità di tornare nella sala stampa della Camera dei Deputati, a soli due mesi dall'ultimo incontro, per affrontare il delicato tema dei testimoni e collaboratori di giustizia e delle vittime dell'ingiusta detenzione.
Dopo la mia introduzione, è stata l'On. Ambrosi a prendere la parola con una relazione iniziale lucida e approfondita, in cui ha affrontato con grande competenza i temi centrali della conferenza.
- Nell' immagine On. Alessia Ambrosi
A seguire, l'On. Stefania Ascari ha sottolineato con fermezza e chiarezza le gravi carenze nell'attenzione rivolta ai testimoni e collaboratori di giustizia, evidenziando anche l'impatto devastante dell'ingiusta detenzione, un fenomeno purtroppo in crescita, che non colpisce solo le vittime, ma anche le loro famiglie.
- Nell' immagine On. Stefania Ascari
Le relazioni sono poi proseguite con l'intervento di Piera Aiello , già deputata, testimone di giustizia da oltre 30 anni sotto scorta e membro del direttivo de La Tazzina della Legalità. Piera ha denunciato le numerose falle del sistema di protezione, tracciando al contempo possibili soluzioni, che tuttavia sembrano essere ignorate dalla politica, nonostante i continui stimoli dell'associazione.
- Nell'immagine Piera Aiello che mostra un documento del Ministero dell' Interno privo di qualsiasi dato, attestazione e firma di colui o coloro l'abbiano realizzato
In collegamento da Parigi, l'attore Alberto Gimignani , impegnato nelle riprese di un film, ha condiviso la sua vicenda surreale: accusato ingiustamente di traffico di iPhone rubati, ha impiegato ben 10 anni per ottenere giustizia.
- Nell'immagine l'attore Alberto Gimignani accusato ingiustamente di traffico di iPhone rubati, ha impiegato ben 10 anni per ottenere giustizia.
Successivamente è intervenuto Marco Sorbara, ex detenuto ingiustamente per 909 giorni, di cui 45 in isolamento in condizioni disumane, per un presunto reato di cinque anni prima che si è poi rivelato infondato. Sorbara, assolto perché il fatto non sussiste, ha sollevato la domanda cruciale: chi risarcirà queste persone per le opportunità perdute e le sofferenze patite?
- Nell'immagine Marco Sorbara detenuto ingiustamente per 909 giorni
La parola è poi passata ai testimoni di giustizia Mauro Esposito , che ha raccontato la sua drammatica esperienza narrata nel libro Le mie due guerre, e Matteo Tubertini, imprenditore della Guglielmo Caffè, la cui vicenda ha ispirato la nascita de La Tazzina della Legalità . Tubertini, a distanza di quasi tre anni, non ha ancora ricevuto alcun ristoro economico per il danno subito.
- Nell'immagine Mauro Esposito, autore del libro "Le mie due guerre"
- Nell'immagine l'imprenditore e Amministratore delegato dell'azienda Guglielmo Caffè
Un momento significativo è stato la presentazione delle delegazioni regionali da parte di Mary Troiano , che ha sottolineato il ruolo attivo dei delegati presenti, tra cui il professor Marco Limoncelli , rappresentante della Campania.
- Nell'immagine Mary Troiano e Sergio Gaglianese, rispettivamente Vice Presidente e Presidente dell'associazione culturale LA TAZZINA DELLA LEGALITA'
Un ringraziamento speciale va a Silvio Valzani che con il suo talento ha saputo immortalare i momenti più salienti della conferenza. La chiusura dei lavori è stata affidata al Presidente Nazionale di Confassociazioni, Angelo Deiana , che ha offerto una riflessione conclusiva di grande impatto.
L'associazione La Tazzina della Legalità continua il suo impegno per sensibilizzare le istituzioni e la società civile su temi che toccano la dignità, la giustizia e i diritti fondamentali. L'auspicio è che queste riflessioni si traducano presto in azioni concrete e risolutive.